Urbino: cosa vedere nella "città ideale"
Chi arrivi a Urbino ignaro e della sua storia e della sua importanza si trova di fronte a una sorpresa straordinaria, anzi a un miracolo. Nel giuoco delle colline che sopportano le strade d’accesso ecco che appare un palazzo fatato che il tempo non ha sfregiato né intaccato. È un salto indietro nel tempo, un tuffo nella purezza e nella libertà dello spirito.
(Carlo Bo)
Pulita, chiara, essenziale. Così si presenta Urbino, la città natale di Raffaello Sanzio. Un meraviglioso miscuglio di arte e armonia, connubio perfetto tra la perfezione geometrica e l’eleganza che si incontra in ogni angolo del paese. Ma Urbino non è soltanto una semplice città, Urbino è una vera idea, la “Città Ideale” che incarna tutta la cultura dell’Umanesimo e del Rinascimento nella sua “città in forma di palazzo” sede della società elegante del Cinquecento. La sintesi perfetta di questa descrizione la ritroviamo nella reggia del duca, il meraviglioso Palazzo Ducale, simbolo assoluto di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro. Sulle colline della Valle del Metauro, il Palazzo di Urbino ci appare come una visione improvvisa e sconvolgente, la sua facciata con i torricini, simbolo della città e i suoi colori che vanno dalle sfumature di rosso mattone fino al bianco della pietra calcarea di travertino contribuiscono a donare al visitatore una visione che senz’altro sa di fiabesco.
Un borgo medievale trasformato in un gioiello urbanistico che ha visto alla sua corte i maggiori artisti dell’epoca, tra cui Piero della Francesca, Francesco di Giorgio Martini, Paolo Uccello e tantissimi altri. La culla assoluta di tutto il Rinascimento Italiano e Patrimonio UNESCO dell’Umanità.
Davvero tante le cose da fare e vedere ad Urbino. Non ci resta che scoprirle insieme in questa guida.
Dove si trova Urbino
Il comune di Urbino si trova nelle belle Marche, in provincia di Pesaro Urbino e a soli 37 chilometri da Pesaro e circa un’ora e mezza da Ancona. Sorge sulla colline della valle del Metauro ed è circondata da tantissimi altri borghi che vale la pena visitare. Tra questi sicuramente da non perdere sono Gradara, Recanati, San Leo o la bella San Marino distante circa un’ora. Per raggiungere la città di Urbino bisogna percorrere l’autostrada A14 e arrivare fino a Pesaro per poi imboccare la provinciale 423 e proseguire per circa 35 chilometri. Se si proviene dal sud allora l’uscita da prendere è Fano, dopodiché bisogna continuare sulla superstrada 3 seguendo le indicazioni per Fossombrone e poi per Urbino.
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Centro storico di Urbino
Abbiamo già detto che il centro storico di Urbino è stato dichiarato patrimonio UNESCO dell’Umanità, nel 1998. Si tratta di un gioiello grande poco più di un chilometro quadrato costruito in mattoni cotti e rimasto praticamente intatto.
Per accedere al cuore del paese, dal piazzale Mercatale (dove è possibile parcheggiare la propria auto) si percorrono delle scale all’interno di un torrione: la famosa Rampa elicoidale di Urbino. Questa elegante scala a lumaca fu costruita per consentire al duca Federico da Montefeltro di arrivare fino all’ingresso del suo Palazzo Ducale a cavallo. La torre, progettata da Francesco di Giorgio Martini, fu pensata anche come struttura di controllo e di difesa in caso di attacco. Dopo averla percorsa si arriva ai piedi dell’imponente palazzo ducale, dove incontriamo, tra l’altro anche il Teatro Sanzio di Urbino, che fu costruito qui nell’Ottocento, delimitando la parte superiore della Rampa.
Inoltrandoci nel centro storico di Urbino ci si rende conto della sua forma di rombo allungato che si sviluppa su due assi stradali principali costituiti da Via Mazzini e Via Cesare Battisti da un lato e da Via Raffaello e Via Veneto dall’altro. Entrambi gli assi confluiscono nel cuore del paese, nella bella ed elegante piazza di Urbino: piazza della Repubblica. Da qui si snodano stradine strette, vicoli tortuosi, numerose scalinate, saliscendi e sottopassi che insieme ai palazzi e alle chiese contribuiscono a creare quella perfezione geometrica ed elegante che si incontra in questo luogo unico che è la città di Urbino.
Palazzo Ducale Urbino
“Il più bello che in tutt’Italia si ritrovi”.
Così lo ha definito Baldassarre Castiglione ne Il Cortigiano. Uno degli esempi architettonici ed artistici più affascinanti del Rinascimento italiano. Il Palazzo Ducale di Urbino è un tesoro-simbolo dovuto a Federico da Montefeltro, signore di Urbino, che decise di trasformare la sua dimora medievale da castello fortificato a “città palazzo”. Le sue linee inconfondibili, il suo profilo, le sue torri, racchiudono tutti gli ideali del rinascimento. Questo magnifico edificio fu realizzato nella seconda metà del ‘400 in fasi successive dalle maestranze di Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini e Maso di Bartolomeo. La parte più antica del palazzo è quella che viene definita “palazzetto della Jole”, voluta dal padre del duca Federico da Montefeltro ed è la zona che si affaccia su Piazza Rinascimento di Urbino, collegandosi alla Chiesa di San Domenico, quasi di fronte. All’architetto Luciano Laurana oltre allo Scalone d’Onore, alla Biblioteca, al Salone del Trono e altre rinomate sale, si devono i due capolavori assoluti del palazzo ducale: ovvero la progettazione dei famosi torricini della facciata, e il pregevole studiolo del Duca di Montefeltro.
A ultimare le parti del palazzo fu invece Francesco di Giorgio Martini che lavorò alle dipendenze della famiglia Montefeltro per circa 10 anni. Fu grazie a lui che venne realizzato il complesso sistema idrico che rese a quel tempo famoso il palazzo e sempre grazie al Martini che il palazzo ducale diventò così come oggi lo ammiriamo, con le sue raffinate decorazioni, la sua bellezza e comodità: un palazzo che è una città capace di accogliere centinaia di persone.
Successivamente venne aggiunto al palazzo un secondo piano nobile, ovvero l’appartamento roveresco” nel periodo in cui ci fu il passaggio del ducato alla famiglia Della Rovere. Intorno al 1631 poi, il palazzo fu attribuito alla Santa Sede, e da allora iniziò un periodo di decadimento che durò diversi secoli. Oggi all’interno del Palazzo troviamo anche la Galleria Nazionale delle Marche allestita nei primi anni del ‘900 e scrigno di numerosi capolavori.
Palazzo Ducale Urbino orari
Il Palazzo Ducale di Urbino è aperto nei seguenti giorni ed orari:
Lunedì dalle 8.30 alle 14.00;
da martedì a domenica dalle ore 8.30 alle 19.15;
chiuso nei giorni di Natale e Capodanno.
Il costo del biglietto Intero è di 8,00 euro:
ridotto 2,00 euro (per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 ed i 25 anni).
Galleria Nazionale delle Marche
La prestigiosa Galleria Nazionale delle Marche occupa tutte le sale del primo e del secondo piano del Palazzo Ducale di Urbino. Il viaggio inizia dal Cortile d’Onore, il fulcro del palazzo da cui si accede a diversi ambienti, tra cui la Biblioteca del Duca, la Sala dei Banchetti, le cappelle private e i sotterranei con tutti gli ambienti di servizio.
Dopo l’elegante scalone si arriva al primo piano del palazzo suddiviso in 5 appartamenti, tra cui quello del Duca, ed è proprio in queste stanze che si incontrano dei veri capolavori. In questo luogo sono ospitate splendide opere di artisti marchigiani: dipinti su tavola, su tela, affreschi, sculture in pietra, in terracotta, legni intarsiati, mobili e tanto altro che abbracciano un periodo che va dal ‘300 al ‘600. Tra i capolavori assoluti spiccano la misteriosa “Flagellazione” e la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca.
Usciti dall’appartamento del duca si accede alle sale di rappresentanza e tra queste la più maestosa è la Sala degli Angeli che conserva il capolavoro rinascimentale “la Città Ideale” di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana. Segue poi la sala del Trono o delle Feste, l’ambiente più sontuoso dell’intero palazzo ducale con una serie di arazzi decorati da Raffaello. L’ultimo appartamento di questo primo piano è l’Appartamento della Duchessa e qui tra le opere incontriamo il celebre Ritratto di Gentildonna (la Muta) di Raffaello, la Resurrezione e l’Ultima Cena di Tiziano. Infine al secondo piano si trova l’appartamento di Guidobaldo II della Rovere con l’esposizione di dipinti appartenenti alla fine del ‘500 e ‘600 oltre all’esposizione di una collezione di ceramiche.
N.B.I giorni e gli orari d’ingresso sono gli stessi del Palazzo Ducale e si accede con lo stesso biglietto.
Duomo di Urbino
Il Duomo di Urbino è dedicato a Santa Maria Assunta ed è l’edificio principale della città che si incontra maestoso nel cuore del centro storico di Urbino, con la sua ampia scalinata, proprio accanto al Palazzo Ducale. Originariamente fu fondata nel 1021 e aveva delle dimensioni molto inferiori a quelle attuali, fu così ricostruita nel XV secolo dal duca di Montefeltro secondo un progetto molto semplice che prevedeva 3 navate divise da piloni, progetto eseguito da Francesco di Giorgio Martini. L’opera rinascimentale andò però distrutta con i terremoti che la interessarono, danneggiano la facciata e la cupola. Questi tragici eventi diedero nuovamente il via per la ricostruzione della cattedrale, lavori che furono affidati all’architetto Camillo Morigia per la facciata e all’architetto Giuseppe Valadier per l’intera chiesa, restituendo nel 1801 il Duomo di Urbino in veste neoclassica.
Anche la parte interna risente dello stile classico del Valadier. L’ambiente è vasto e solenne, diviso sempre in tre navate con al centro l’altare maggiore con la tela raffigurante la Madonna Assunta eseguita da Cristoforo Unterberger. La cupola è decorata con affreschi raffiguranti quattro evangelisti eseguiti da artisti vari. Negli spazi dediti alla sagrestia è stato allestito il Museo Diocesano dove sono conservati numerosi oggetti liturgici appartenenti al ‘400. In fondo al lato sinistro della chiesa si trova l’Oratorio della Grotta, dove si incontra un Cristo Morto con Madonna, una scultura eseguita da Giovanni Bandini.
Orari di apertura del Duomo di Urbino
Da lunedì a domenica dalle ore 7.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 20.00.
L’ingresso è gratuito.
N.B. Attualmente la Cattedrale è chiusa per lavori di restauro.
Chiesa di San Domenico
A Piazza Rinascimento, e quasi di fronte al palazzo Ducale di Urbino si incontra la chiesa di San Domenico, un edificio voluto dalla comunità domenicana nel 1365, e oggi in uso dalla pastorale universitaria, oltre ad essere momentaneamente anche la cattedrale cittadina in attesa della riapertura del duomo. La chiesa fu consacrata nel 1365 ma le date di alcuni affreschi interni datano le sue origini ad un tempo precedente. Si accede all’ingresso della chiesa da due scale che si incontrano verso il portale d’ingresso in travertino come l’itera facciata eseguita da Maso di Bartolomeo. Nella lunetta, immediatamente sopra il portale d’ingresso, troviamo un gruppo di sculture raffiguranti la madonna con bambino e santi, un’opera in terracotta eseguita da Luca Della Robbia del 1451; questa però è solo una copia, l’originale è all’interno del Palazzo Ducale.
Unica navata dove spicca sull’altare maggiore una Madonna con Bambino insieme con San Domenico, Santa Caterina da Siena e Santa Rosa da Lima, eseguito da Giovanni Conca.
La parte interna della chiesa è quella che ha subito le maggiori trasformazioni durante il Settecento dall’architetto Filippo Barigioni; trasformazioni che purtroppo hanno fatto perdere la maggior parte delle precedenti decorazioni lungo le pareti.
Intorno agli anni 50 del ‘900 sono riemersi degli affreschi nella parte absidale che si attribuiscono ad Antonio Alberti da Ferrara; attualmente esposti alla Galleria Nazionale delle Marche.
Oratorio San Giovanni Urbino
Visitare Urbino significa non perdersi nessuna delle meraviglie di questa città. L’Oratorio di San Giovanni è una di queste, l’opera forse più prestigiosa. Visitare questo luogo è come entrare in un vero scrigno d’arte. Gli urbinati dicono che questo luogo è una piccola cappella Sistina e forse non hanno poi tutti i torti. Questo piccolo gioiello che è la chiesa di San Giovanni è stata affrescato nel 1416 con un importante ciclo di dipinti dai fratelli Jacopo e Lorenzo Salimbeni, figure emblematiche del “gotico internazionale”, e che ancora oggi si conservano intatti. Spicca sulla parete in fondo la drammatica e straziante “Crocifissione della morte di Gesù”, dove traspare dai volti dipinti tutto il dolore che colpisce anche i più distratti, o ancora la precisione dei tratti sulla parete di destra dove trovano spazio episodi che raccontano la storia di San Giovanni Battista, dall’angelo che annuncerà la sua nascita, al battesimo di Gesù e tanti altri episodi. Spostandosi sul lato sinistra troviamo raffigurata una Madonna dell’Umiltà oltre ad altri episodi sempre legati alla vita del santo Giovanni Battista.
L’oratorio di San Giovanni è visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. La domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00; la prima domenica di ogni mese anche il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Prezzo intero: € 2,50.
Oratorio di San Giuseppe
Nella stessa stradina dove è situato l’Oratorio San Giovanni, si trova, praticamente a ridosso, l’Oratorio di San Giuseppe. Vale la pena fargli visita sopratutto per il bel presepe in stucco del 1560 realizzato con sculture a grandezza umana dall’urbinate Federico Brandani. Si tratta del presepe più antico del mondo ambientato in una splendida grotta e realizzato con una minuzia nei particolari sconvolgente.
La chiesa vera e propria ha un’unica navata e si presenta nella forma di un rettangolo. Le pareti, l’abside e la volta sono affrescate con dipinti eseguiti da Carlo Roncelli, autore anche delle tele poste sulle pareti laterali della chiesa e raffiguranti alcuni episodi della vita di San Giuseppe. Al centro dell’altare incontriamo la statua in marmo bianco del santo eseguita da Giuseppe Lironi originaria della basilica di San Giovanni in Laterano.
N.B. Gli orari di ingresso e il costo del biglietto sono gli stessi dell’Oratorio di San Giovanni.
Casa di Raffaello
Ad Urbino è nato nel 1483 uno dei più celebri pittori del rinascimento, Raffaello Sanzio. La sua casa la troviamo al civico 57, nel cuore del quartiere artigiano di Urbino, dove ancora ci sembra sentire il vociare allegro del piccolo Raffaello. La casa si trova proprio accanto alla bottega del padre Giovanni Santi, da cui l’artista ha appreso le prime tecniche pittoriche.
Oggi questo edificio è una casa-museo dove sono conservate opere di vario genere e provenienza. La bottega del padre di Raffaello si trovava al piano terra del palazzo dove oggi vengono allestite esposizioni temporanee mentre una scala conduce al primo piano della casa, la Sala Grande, quella principale con il soffitto a cassettoni e un gran camino. Qui si ammirano alcune opere di Giovanni Santi; mentre nella stanza adiacente, la camera da letto di Raffaello incontriamo il famoso dipinto raffigurante la “Madonna con Bambino”, un’opera dai colori caldi, dalla luce quasi divina, realizzato in gioventù insieme con il padre, segna l’inizio della natura artistica di Raffaello. Seguono poi altri ambienti tra cui la cucina e il cortile con un pozzo e delle pietre che un tempo venivano utilizzate per macinare i colori. Al secondo piano dell’appartamento, infine, troviamo esposte copie di alcuni famosi dipinti di Raffaello.
Il 2020 è un anno importante per la città di Urbino perché si celebra il Cinquecentenario della morte dell’artista. Per l’occasione sono in programma tantissimi eventi. Vi invitiamo a seguire la pagina ufficiale di Urbino per restare informati.
Orari ingresso Casa Raffaello
La Casa di Raffaello è visitabile nei seguenti giorni ed orari.
Dal 5 novembre al 28 febbraio
dal lunedì al sabato: 09:00 – 14:00;
domenica e festivi: 10:00 – 13:00.
Dal 1 marzo al 04 novembre
dal lunedì al sabato: 09:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00;
domenica e festivi: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00.
Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio.
Chiesa di San Francesco Urbino
Su Piazza San Francesco, proprio adiacente Via Raffaello, sorge l’omonimo convento dei frati minori, altro principale edificio religioso di Urbino. L’edificio risale alla seconda metà del XIV secolo e la sua struttura si presentava in stile romanico-gotico. Durante il XVIII secolo ha subito diverse trasformazioni e oggi di gotico è rimasto solo l’elegante campanile con la cappella sottostante e il porticato che si incastra in una facciata rimasta incompleta nella parte alta. L’interno della chiesa presenta tre navate di cui quella centrale più ampia e a croce latina. Da non perdere la Cappella del SS.Sacramento, cappella ducale voluta da Francesco Maria I della Rovere e ricostruita nel settecento. In questa chiesa sono conservate numerose tombe di personaggi famosi tra cui i genitori di Raffaello, i pittori Timoteo Viti, Federico Barocci, l’architetto Bernardino Baldi, il Beato Pelingotto e tantissimi altri, ed è per questo motivo che la Chiesa di San Francesco è considerata il piccolo Pantheon di Urbino. All’interno della cripta e nei 18 altari troviamo invece personaggi delle nobili famiglie di Urbino, tra cui Biancalana, Palma, Boni e altre. Tra le opere importanti da citare sono sicuramente la tela di Barocci sull’altare maggiore, raffigurante “il perdono di Assisi”, un Crocefisso attribuito ai Salimbene e un affresco del XV secolo del Cristo morto, nella cappella Paltroni.
Tutt’oggi nel convento sono ospitati i frati dell’istituzione religiosa francescana di Urbino.
Chiesa del Santo Spirito
Passeggiando tra le stradine del centro storico di Urbino, si incontra la piccola chiesetta di Santo Spirito, precisamente a Via Bramante, vicino all’Orto Botanico. Entrando si trova una piccolo ricovero, un vero luogo di raccolta e di preghiera dove è piacevole sostare qualche minuto per ritrarsi dalle vie del paese. Le origini di questa chiesetta risalgono al 1554 anche se già nel 1398 esisteva una congregazione dello Spirito Santo, per cui è molto probabile che l’edificio sia più antico. Il suo ingresso è molto semplice: un fronte dalla forma di triangolo retto da due pilastri posti ai lati sormontati da piccoli putti. L’interno di un’unica navata ospita l’altare maggiore con alle spalle una tela raffigurante la Pentecoste, e una volta a botte, la parte più caratteristica della chiesa poiché divisa in 15 riquadri raffiguranti i profeti e i sette doni dello Spirito Santo. Lungo le pareti invece troviamo delle tele eseguite probabilmente dal Cialdieri, che raffigurano la Vergine, la Maddalena e gli apostoli.
Crescia di Urbino
Dopo le cose da vedere a Urbino passiamo invece alle cose da mangiare. A questo proposito non si può non citare la famosa crescia di Urbino, uno dei prodotti tipici più amati di questa posto. Si tratta di una crescia a sfoglia preparata con semplici ingredienti, tra cui farina, uova, strutto e pepe; tutto lavorato a mano e cotto al forno. La crescia è un piatto nato già durante il Rinascimento ed è considerato sin dall’antichità un piatto nobile che trovava il suo posto fisso sulle tavole della corte ducale. Non si può visitare Urbino e non assaggiare questo goloso piatto che nelle varie osterie o locande del posto viene preparato in tutti i modi a seconda dei gusti.
Tra le farciture della crescia ricordiamo anche un altro prodotto tipico in terra marchigiana, ovvero la “casciotta di Urbino”, un formaggio a pasta morbida preparato con un latte misto di vaccino ed ovino dal sapore delicato e con un profumo che richiama i pascoli delle campagne di Urbino.
Urbino e dintorni
Nelle Marche sono tantissimi i comuni annoverati tra i borghi più belli d’Italia. Tra questi spicca sicuramente Gradara, il borgo dove si consumò l’amore di Paolo e Francesca raccontato da Dante Alighieri. Gradara si trova poco distante da Urbino, circa 30 chilometri e merita una visita per la sua elegante rocca fortificata, una delle strutture che meglio si conservano in Italia.
A 50 chilometri da Urbino, volendo si può raggiungere un altro borgo meraviglioso dell’Emilia Romagna ma al confine strettissimo con le Marche: si tratta di San Leo e anche qui si resta affascinanti dalla sua meravigliosa rocca, una delle “città più belle d’Italia” come l’ha definito Umberto Eco.
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