Cosa vedere a San Leo

Il borgo sospeso, come tra le nuvole

Cosa vedere a San Leo
Cosa vedere a San Leo

San Leo: "la città più bella d'Italia"

Così è stata definita San Leo dal grande Umberto Eco: “la città 
più bella d’Italia”, e probabilmente lo scrittore non aveva tutti i torti. Un borgo, una rocca e due chiese è quello che si presenta agli occhi del visitatore che arriva a San Leo, in uno spazio e in un tempo che sanno di antico.

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San Leo è la porta d’ingresso del Montefeltro, e con la sua rocca a quasi 600 metri di altezza domina tutta la Valle del Marecchia, le colline, i rupi e i boschi intorno.

Siamo nella bella Emilia Romagna, in provincia di Rimini, in un borgo di quasi 3000 anime che accoglie tutti coloro che vogliono ritirarsi dalla freneticità della riviera. Eh sì, perché solo così  lo si può godere, lontano da tutto ciò che corre.

A vederlo dall’alto San Leo sembra un borgo sospeso, adagiato ad un imponente masso con in vetta la sua fortezza. Si protende verso il cielo, e con lui dovrà avere a che fare sempre, nelle notti fredde o nelle albe limpide. Sembra davvero sospeso San Leo, come tra le nuvole.

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Cosa vedere a San Leo

  • Il centro storico di San Leo
  • La Pieve di Santa Maria Assunta
  • Il Duomo di San Leo
  • La Torre Campanaria
  • Il Forte di San Leo

Il centro storico di San Leo

Il centro storico di San Leo
Vicolo del centro storico di San Leo

Andiamo alla scoperta di cosa vedere a San Leo e iniziamo subito ad esplorare il suo centro storico. Il piccolo centro di San Leo è un vero gioiellino che si raccoglie nella parte più intima dell’altopiano roccioso, quasi come fosse protetto dalla possente Rocca, simbolo assoluto di San Leo. Un centro storico preciso, intatto, immacolato, con un’unica piazza, Piazza Dante che ospita tutti gli edifici civili di San Leo: Palazzo della Rovere, oggi sede municipale, Palazzo Nardini che diede alloggio a San Francesco, e Palazzo Mediceo. L’abitato è piccolo ma è ricco di testimonianze storiche e tra i suoi vicoli si respira la pacatezza del tempo passato. Anticamente San Leo era chiamato Montefeltro e solo nel IV secolo prese l’attuale nome, nel periodo in cui il Santo Leone costituì un centro religioso. Le case di San Leo che si incontrano per le stradine sono tutte ben curate, con pochi piani e dagli abiti semplici, ravvivati da particolari pregiati, come i portali o le cornici che ricordano la magnificenza delle famiglie nobili che qui vi hanno abitato, tra cui i Medici, i Della Rovere e i Nardini.

Piazza Dante San Leo
La Piazza Dante di San Leo

La Pieve di Santa Maria Assunta

San Leo ha un’unica piazza al centro del suo borgo: è la piccola Piazza Dante, armoniosa e accogliente e da sempre il principale punto di ritrovo e di raccolta di abitanti e turisti. Al centro della piazza di San Leo vi è una fontana, e alle sue spalle, invece, l’edificio religioso più antico del Montefeltro: la Pieve dedicata a Santa Maria Assunta. Si dice che la religione cristiana sia cominciata a diffondersi proprio da questo antica chiesa di San Leo. La pieve fu edificata probabilmente tra l’VIII e il X secolo e si racconta che l’edificio sia stato costruito sulla celletta dove San Leone si ritirava in preghiera. Il suo interno è molto particolare, ha una pianta basilicale con tre navate, ma sotto ci sono altri livelli, dove si trovano la cripta e il presbiterio.

Orario di apertura della chiesa di San Leo: dalle 9.30-12.30 e dalle 14.30-19.00.

La pieve di San Leo
La pieve Santa Maria Assunta di San Leo

Il Duomo di San Leo

La nostra visita alla scoperta di cosa vedere a San Leo prosegue verso il Duomo, il principale edificio religioso di San Leo, dedicato al santo patrono Leone. Quello che vediamo oggi è un edificio datato al 1173 ed è frutto di una riedificazione del primo duomo altomedievale, del VII secolo. Oggi sorge su una protuberanza, isolato dal resto, ma un tempo questo edificio era attaccato al palazzo vescovile, in piazza Dante. Si tratta di uno straordinario esempio di stile romanico e il suo interno è un vero e proprio scrigno che custodisce numerosi frammenti scultorei, tra cui i resti del ciborio di San Leone.

Orario di apertura del Duomo di San Leo: dalle 9.30-12.30 e 14.30-19.00.

Il duomo di San Leo
Il duomo di San Leo

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La Torre Campanaria

Anche la Torre di San Leo, come il Duomo, se ne sta appartata sulla sua cima detta del “Monte della Guardia”. E’ alta circa 28 metri, fuori è quadrata ma dentro incorpora una costruzione circolare che arriva fino alla torre campanaria, raggiungibile con una scala a legno. Nella parte più alta della torre è conservato l’antico orologio datato al 1793. Salire sulla torre  è un’esperienza emozionante per la magnifica vista di cui si può godere su San Leo e sulle vallate intorno, potendo spaziare dal mare alla montagna. Purtroppo, però, la torre non sempre è aperta, ma solo nei periodi di festività o durante le occasioni.

La torre di San Leo
La torre campanaria di San Leo

Il Forte di San Leo

Il Forte di San Leo, nella sua posizione preminente, da sempre difende l’interno borgo. E non è al centro del paese insieme agli altri edifici, ma si espone in alto, nella parte più alta di San Leo, per essere sicuro di guardarsi bene intorno. Lo troviamo in cima al masso, sembrando tutt’uno con la roccia che lo sostiene, e quando da sotto lo si ammira non è facile distinguere ciò che ha costruito l’uomo e ciò che ha donato la natura.

Il Forte di San Leo, ricordato da Dante in uno dei suoi canti del Purgatorio, ha qualcosa di straordinario, fuso insieme con la sua roccia. Probabilmente di origine romana, fu nei secoli successivi conteso dai Goti, poi da Longobardi fino ad essere conquistato definitivamente da Federico di Montefeltro nel 1441. Fu grazie agli interventi di ristrutturazione ordinati proprio dal duca, che il forte ha assunto le sembianze attuali con l’aggiunta dei torrioni laterali.
Il forte di San Leo ha assunto in passato anche altra funzione, ovvero è stato per diverso tempo utilizzato come carcere con celle di tortura. Qui trascorse gli ultimi giorni della sua vita il conte Cagliostro, condannato a morte con carcere a vita per i suoi intrighi e stregonerie.

Attualmente al suo interno è possibile osservare mostre di armi e varie armatura.
Al forte di San Leo si arriva tranquillamente a piedi anche se la salita da affrontare non è proprio una passeggiata semplice. Per chi non se la sentisse c’è la navetta che parte da Piazza Dante di San Leo.

Orari di apertura
Lunedì-venerdì: orario continuato dalle 10.00-17.45 (ultimo ingresso alle 17:00)

Sabato e domenica: orario continuato dalle 9.30-18.15 (ultimo ingresso alle 17.30)

Costo del biglietto

Adulti – € 9,00

Bambini da 6 a 14 anni – € 4,00

Il forte di San Leo
Il forte di San Leo

Prodotti tipici di San Leo

Grazie alla sua terra fertile, nel borgo di San Leo si trovano tanti deliziosi prodotti da gustare. Tipico di questa zona è il “Grigione di San Leo” un inconsueto maiale dal colore grigio, una vera specialità locale. E poi sicuramente da non perdere è  il “balsamo di Cagliostro”, un liquore  a base di erbe prodotto proprio nel centro di San Leo e dedicato all’alchimista omonimo, il Conte Cagliostro. Altri prodotti tipici sono la patata di Valmarecchia, una varietà locale che sopravvive grazie alle condizioni climatiche della vallata, e le ciliegie, prodotto tipico della Valmarecchia, nella zona di Pietracuta di San Leo, dove tra l’altro, a maggio, si organizza la famosa Sagra delle Ciliegie.

San Leo e dintorni

Bene, il nostro viaggio alla scoperta di cosa vedere a San Leo termina qui, ma non è finita. Nei dintorni di questo splendido borgo ci sono altre meraviglie da scoprire che vale la pena conoscere. Per chi ha ancora tempo a disposizione, dopo la visita di San Leo, potrebbe decidere di scoprire la meravigliosa San Marino, distante solo mezz’ora di auto da qui. Un’occasione da non perdere se si vuole varcare una porta ed immergersi nell’antica Terra della Liberà: la più antica Repubblica dell’Europa. Un viaggio che condurrà lungo strade meravigliose, tra castelli e torri intrisi di storia. Scopriamo insieme che cosa vedere a San Marino.

A circa un’ora da San Leo, è possibile, invece, spostarsi nelle belle Marche per arrivare ad Urbino: la culla del Rinascimento. La città natale di Raffaello, la cosiddetta “città ideale” che colpisce chiunque per il suo meraviglioso Palazzo Ducale, simbolo assoluto di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro. Qui si è accolti dalla perfezione geometrica, che si mescola all’arte e all’armonia, per donare a chi vi arriva, una visione che sa di fiabesco. Scopriamo insieme che cosa vedere a Urbino.

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