Cosa vedere ad Alberobello

una favola in pietra

Alberobello
Alberobello

Scopri cosa vedere ad Alberobello: il borgo dei trulli Patrimonio Unesco

Uno scenario fiabesco è quello che si incontra ad Alberobello, uno dei borghi più pittoreschi di tutta la Puglia. Caratteristica principale di questo suggestivo paese sono i suoi famosissimi trulli, curiose abitazioni disseminate in tutta la vicina Valle d’Itria, e tra i vari quartieri, Alberobello, sembra essere la vera capitale. Un borgo di 1400 trulli riconosciuto Patrimonio Mondiale dall’Unesco. Un vero gioiello dotato di un’architettura popolare unica al mondo. Non ci resta che scoprire insieme tutte le cose da vedere ad Alberobello.

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Dove si trova Alberobello

Alberobello si trova nel sud della Puglia, in provincia di Bari, da cui dista circa 50 chilometri. Il suo centro urbano si estende in mezzo alle colline, tra ulivi, mandorle e vigneti. Siamo nella Valle d’Itria, vicino ai comuni di Conversano, Locorotondo, Polignano a Mare, Martina Franca, Castellana Grotte. Per raggiungere la località di Alberobello, per chi viene da nord, bisogna percorrere l’autostrada A14 Bologna-Taranto fino all’uscita Gioia del Colle e da qui imboccare prima la statale 117 e poi la statale 604 in direzione di Alberobello. Per chi proviene da sud, invece, bisogna imboccare prima la statale 106, poi la 7 e infine la statale 100 seguendo la direzione Bari-Mottola e giungere così ad Alberobello.

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Alberobello cosa vedere

  • Trulli di Alberobello
  • Centro Storico di Alberobello
  • Rione Monti
  • Chiesa-trullo Sant’Antonio di Padova
  • Belvedere di Alberobello
  • Trullo Siamese
  • Museo del Territorio – “Casa Pezzolla”
  • Trullo Sovrano
  • Basilica Santi Cosma e Damiano
  • Piazza del Popolo
  • Dintorni di Alberobello

Trulli Alberobello

Trulli Alberobello
Trulli Alberobello

Alberobello, si sa, è conosciuta in tutto il mondo per le sue particolari e meravigliose abitazioni: i famosi trulli di Alberobello. Ma cosa sono davvero questi i trulli? I trulli sono un particolare tipo di costruzione, formata da una pianta quadrata, generalmente bassa, coperta con una cupola di cerchi concentrici in pietra. Base bianca e cupola nera. Questa che vi abbiamo detto, però, è la costruzione recente dei trulli, che deriva da caratteristiche più lontane, risalenti al XV secolo. Durante questo periodo la zona della Valle d’Itria era abitata da contadini che vivevano in capanne dalla forma rotonda, realizzate con rami e frasche e un tetto dalla forma di un cono. Questa originale capanna è stata sostituita nel tempo dalle attuali abitazioni in pietra, realizzate a secco, lasciando inalterate le sue meravigliose forme.

Storia dei trulli: perché i trulli sono costruiti a secco?

La costruzione a secco dei trulli, si porta dietro un altro fatto curioso: in pratica durante il 1550, il principe Acquaviva d’Aragona vietò l’utilizzo di calce per realizzare i trulli, perché temeva la formazione di centri cittadini stabili su cui dover pagare le tasse. Per questo motivo le costruzioni furono fatte a secco e coperte da pietre calcaree piatte e sottili disposte in cerchi concentrici che man mano si stringevano verso l’alto, conferendo la tipica forma di un cono. Da questo limite tecnico derivò che i trulli fossero tutte case a un piano, e ognuno soltanto con una stanza.

Centro storico di Alberobello

Centro Storico di Alberobello
Centro Storico di Alberobello

Il centro storico di Alberobello si divide in due zone: Rione Monti e Aia Piccola, la zona monumentale, quella più pittoresca, dove si incontrano solo trulli uniti in gruppi. Tutto è un intrico di stretti e tortuosi vicoletti tra cui è bello perdersi, lasciando l’auto, chiaramente, per scoprire Alberobello completamente a piedi, tra continue sorprese e splendide inquadrature. I trulli che si incontrano hanno tutti un ingresso formato da un arco con sopra un timpano, e sulle coperture, in calce bianca, vengono riportati dei simboli, il più delle volte religiosi o di appartenenza. Bisogna curiosare in ogni angolo del centro storico di Alberobello per non perdersi niente e chissà che durante la visita, qualche gentile abitante ci faccia curiosare all’interno di una casa trullo.

Alberobello - Rione Monti

Il Rione Monti di Alberobello, con più di 1000 trulli, è il regno di numerosi ristoratori e piccoli commercianti che hanno trasformato queste ex abitazioni in ristoranti e negozi di souvenir. Passeggiare per le strade del Rione Monti, tra cui via Monte Nero, via San Michele e così via, sembrerà come passeggiare in un luogo fuori dal tempo. Queste stradine, perlopiù in salita, conducono tutte ad un punto più alto di Alberobello, una collina dove si incontra la particolare chiesa-trullo dedicata a Sant’Antonio da Padova, un’altra delle tante cose da vedere ad Alberobello.

Rione Monti Alberobello
Rione Monti Alberobello

Chiesa-trullo Sant'Antonio di Padova

Alla fine del Rione Monti di Alberobello, come dicevamo, sorge questa piccola chiesetta a forma di trullo: la chiesa di Sant’Antonio. Questa chiesa di Alberobello risale ai primi anni del ‘900 grazie a Don Antonio Lippolis che la fece costruire come lotta alla diffusione del protestantesimo. L’edificio è stato costruito da Martino De Leonardis e si riconosce da un imponente ingresso al termine di una scalinata. L’interno della Chiesa di Sant’Antonio presenta una croce greca e cappelle laterali coperte a vela. Anche qui, come vedremo a breve nella Basilica dei Santi Cosma e Damiano di Alberobello, ritroviamo la mano dell’artista Adolfo Rollo, che in questa sede, ha affrescato diversi Santi e un Cristo Pantocratore.

Chiesa-trullo Sant'Antonio
Chiesa-trullo Sant'Antonio

Belvedere di Alberobello

Continuiamo la nostra visita alla scoperta delle cose da vedere ad Alberobello; ci inoltriamo immediatamente fuori dal Rione Monti, su una rampa di scala che porta ad un piccolo terrazzo, si tratta del Belvedere di Alberobello e da questo balcone la vista sul paese è davvero meravigliosa. Un’enorme distesa di trulli, attaccati l’uno all’altro con i loro suggestivi tetti a forma di cono, danno davvero l’impressione di trovarsi dinnanzi ad una favola di pietra. La favola in pietra di Alberobello.

Belvedere Alberobello
Belvedere Alberobello

Trullo Siamese: la leggenda di una storia d'amore

Questo trullo è decisamente il più antico di tutta Alberobello. L’iscrizione posta sul portale del Trullo Siamese riporta infatti la data del 1400. Non si ha la certezza che questa data sia veritiera ma la sua particolare struttura, robusta e compatta, conferma la sua remota storicità. La particolarità di questo trullo di Alberobello sta nella sua cupola, anzi nelle sue due cupole che però sono unite. All’interno il trullo è diviso in due spazi differenti, ciascuno con affaccio su una strada diversa: via Monte Nero da un lato e via Monte Pasubio dall’altro. Questa particolarità nasconde una storia d’amore, molto probabilmente si tratta di una leggenda. La storia racconta di due fratelli che vivevano nella stessa abitazione e che inconsapevolmente si innamorarono della stessa fanciulla. La ragazza promise la mano al primogenito ma alla fine si innamorò del fratello minore. Inizialmente i tre protagonisti del racconto si ritrovarono a vivere, costretti, sotto lo stesso tetto ma la faccenda durò poco. Fu così che il ragazzo maggiore mise alla porta i due amanti avvalendosi del suo diritto di eredità da primogenito, diritto contrastato dal minore che fece bene a dividere il trullo creando in maniera indipendente una seconda uscita sul retro. Oggi questo particolare trullo di Alberobello è soltanto un negozio di souvenir restaurato nel 1997, ma conserva ancora, tra le sue mura, il ricordo di questa storia d’amore.

Via Monte Pasubio, n 6.

Trullo Siamese
Trullo Siamese

Museo del Territorio - "Casa Pezzola"

Tra le numerose cose da vedere ad Alberobello, vi consigliamo di vedere anche il Museo del Territorio. Sono esattamente 15 i trulli comunicanti che oggi ospitano il Museo del Territorio di Alberobello. Un luogo che racconta tutta la tradizione e la cultura di questa terra grazie a numerose sezioni dove vengono spiegate le principali attività produttive di un tempo: la viticoltura, la coltivazione del grano, l’olio. Questo edificio, chiamato “Casa Pezzolla”, apparteneva, nel ‘700, a Giacomo Pezzolla, medico dei nobili Acquaviva di Aragona, e fu proprio grazie alla concessione del conte Giulio Antonio se la costruzione fu realizzata con l’uso della malta, trasgredendo il principio della costruzione a secco, tipica di Alberobello. Per questo motivo, durante quegli anni, la Casa divenne l’abitazione più fascinosa e aristocratica, dopo quella del conte. Negli anni ‘80 del novecento Casa Pezzolla è diventata di proprietà del Comune di Alberobello e grazie all’obiettivo di valorizzazione e conservazione della storia dei trulli, è stata trasformata nell’attuale Museo del Territorio, un luogo che congiunge il passato con il presente di Alberobello.

Informazioni Museo del Territorio
Piazza XXVII Maggio, 70011 Alberobello.

  • Il Museo del Territorio di Alberobello è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00;
  • Il costo del biglietto è di 3 euro a persona; su richiesta è prevista una guida multilingua e servizio di audioguida. Struttura accessibile per i diversamente abili.
Museo del Territorio - "Casa Pezzolla"
Museo del Territorio - "Casa Pezzolla"

Trullo Sovrano Alberobello

Continuando a girare per il centro storico, tra le cose da vedere ad Alberobello, non perdete la visita al gran Trullo Sovrano, nel rione Aia Piccola di Alberobello, l’unico esempio a due piani di tutta la cittadina. Questa costruzione risale al 1797,  denominata anche Corte Papa Cataldo, perché apparteneva alla famiglia del sacerdote Cataldo Perta, che utilizzò la struttura come sua dimora, e quelle circostanti come abitazioni per i suoi dipendenti.

Il nome “Trullo Sovrano” venne riconosciuto dallo storico Notarnicola, per esaltare la magnificenza rispetto a tutti gli altri trulli. La cupola del Trullo Sovrano di Alberobello, infatti, è alta circa 14 metri e svetta maestosa al centro di un gruppo di altri 12 coni. Oltre ad essere stato un’abitazione, il Trullo Sovrano è stato anche corte, poi cappella, oratorio, spezieria e convento. Agli inizi del 1800 ha anche accolto le reliquie dei patroni del borgo di Alberobello, Cosma e Damiano. Il Trullo Sovrano è oggi di proprietà della famiglia Sumerano, ormai dalla fine del 1900, e tuttora, gli oggetti e gli arredamenti esposti sono autentici come un tempo.

L’ingresso al trullo Sovrano di Alberobello è anticipato da un recinto in muratura e tutto intorno è circondato da un giardino che aveva lo scopo di rendere più agevole la salita sui cavalli. La facciata prevede una porta di ingresso e un frontone con tre finestre.

Trullo Sovrano
Trullo Sovrano

Trullo Sovrano Alberobello - interno

La parte interna del Trullo Sovrano di Alberobello è divisa in piccoli spazi per un totale di 12 piccoli trulli, tutti che si articolano intorno al grande vano della cupola centrale. Nella zona interna si incontrano armadi, stipi, botole e altri anfratti spesso usati anche come nascondigli segreti durante il periodo del brigantaggio o come luogo per conservare cibo e grano. Con una scala in muratura, invece, è possibile raggiungere il piano superiore, una soprelevazione che, come abbiamo già detto, si trova esclusivamente in questo trullo di Alberobello. Per la sua particolarità architettonica il Trullo Sovrano è stato dichiarato infatti Monumento Nazionale.

Informazioni per la visita del Trullo Sovrano di Alberobello
Piazza Sacramento, 10/11 70011 Alberobello (BA) Italia.

Il Trullo Sovrano è aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18:00.
Il costo del biglietto di ingresso per gli adulti è € 1,50 mentre per i bambini al di sotto dei 12 anni è di € 1,00.

Tel/Fax +39 080 4326030
Email: info@trullosovrano.eu
http://www.trullosovrano.eu/casa-museo/ 

Trullo Sovrano - interno
Trullo Sovrano - interno

Basilica Santi Cosma e Damiano Alberobello

Alle spalle del Trullo Sovrano, tre le altre cose da vedere ad Alberobello, non può mancare, la Basilica dei Santi Cosma e Damiano. La Basilica, così come la vediamo oggi, è il frutto di diverse ristrutturazioni subite negli anni. La chiesa sorge, infatti, nel luogo dove vi era una precedente cappella dedicata alla Madonna delle Grazie, diventata poi dei Santi Cosma e Damiano, protettori del borgo di Alberobello. La ristrutturazione avvenne tra il 1882 e il 1885 da un architetto del posto, e lo stile adottato, come si può vedere, è neoclassico. Di fronte la facciata della Basilica si percepisce un estremo senso di verticalità, grazie alle colonne, ai campanili ma soprattutto alle guglie che prendono ad andare verso l’alto. Anche il portale, di Adolfo Rollo, con le sue sculture, contribuisce a dare un impatto prezioso alla Basilica dei Santi Cosma e Damiano di Alberobello. La parte interna è a croce latina e da non perdere sono le statue dei Santissimi Medici e le loro reliquie, rispettivamente il braccio di San Cosma e la testa di San Damiano.

Basilica Santi Cosma e Damiano
Basilica Santi Cosma e Damiano

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Piazza del Popolo di Alberobello

Piazza del Popolo rappresenta sicuramente la parte più moderna di Alberobello. Nel bel mezzo della piazza spicca il Monumento dei Caduti, opera dell’architetto Antonio Curri, che doveva celebrare, nel 1897, il centenario della liberazione del paese, ma venne dedicato successivamente a tutti i caduti in guerra durante il ‘900. Altro ospite della piazza è il Palazzo Municipale di Alberobello, che conserva al suo interno la tela della Redenzione Civica, raffigurante i re di Spagna e la delega di Alberobello che chiede la liberazione.

Piazza del Popolo Alberobello
Piazza del Popolo Alberobello

Presepe Vivente di Alberobello

“C’era una volta un presepe di gente e di pietre che raccontava la storia della nascita di Nostro Signore nel paese dei trulli! Vecchie strade che tornano alla vita, camini anneriti da antica fuliggine che ardono di fuoco nuovo, piazzette dimenticate da tempo che brulicano di personaggi, dimenticate nenie che tornano a cullare i sogni dell’uomo, antichi odori e sapori che mondano i sensi e il cuore! C’era una volta un presepe di gente e di pietre e ci sarà ancora”

Queste le parole usate dall’associazione culturale “da Betlemme a Gerusalemme” per descrivere il grande evento del Presepe Vivente, che si organizza ogni anno ad Alberobello, oggi, alla sua 49°edizione. Un vero evento religioso, che si tiene nel Rione Aia Piccola, trasformato per l’occasione in un luogo dell’ottocento, dove le uniche fonti per illuminare le strade erano le torce e i lumi a petrolio. Uno scenario suggestivo per rivivere uno dei più importanti eventi della religione cristiana.

L’evento è gratuito ma necessita di prenotazione telefonando ai seguenti numeri: 333. 5222150 – 333 3261655. Per ulteriori informazioni rivolgersi al sito ufficiale dell’Associazione Culturale.

Dintorni di Alberobello

Questa bellissima zona a sud della Puglia è ricca di altrettanti borghi e villaggi che vale la pena visitare. Tra questi, segnaliamo l’affascinante borgo di Conversano, a pochi chilometri da Alberobello. La parte antica di Conversano è racchiusa tutta nel suo piccolo centro storico che si distingue dal resto della città. Rientrano in questo scrigno prezioso, la sua elegante piazza, il maestoso Castello e tante altre bellezze racchiuse nei suoi vicoletti. Un borgo ricco di passato, raccontato dalle sue mura megalitiche, dalle tracce che si ritrovano dei conti Acquaviva di Aragona e dall’arte che si respira nei suoi monumenti. Altro borgo che merita di essere visto in questo itinerario è sicuramente Polignano a Mare, famoso per la sua caratteristica posizione a picco sul mare, per essere il paese dove è nato il famoso cantautore Domenico Modugno, per le sue numerose e affascinanti grotte naturali e per la poesia che si respira in ogni angolo di strada del suo centro storico.

DINTORNI DI ALBEROBELLO